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Archivio per la categoria ‘Ubuntu’

Ubuntu: splash scomparso dopo installazione driver video

29 Maggio 2014 Commenti chiusi

Dopo l’installazione di un qualsiasi driver video, che non sia quello installato di default, al
riavvio potreste notare la scomparsa dello splash, sostituito dalla semplice scritta della distro (Ubuntu, LinuxMint, ecc) corredata dai 4 odiosi puntini…
Per il ripristino, procedere come segue.

aprire il file di configurazione di grub:

sudo gedit /etc/default/grub

togliere il commento dalla riga:

#GRUB_GFXMODE=680x480

ed aggiungere:

GRUB_GFXPAYLOAD_LINUX=680x480

aggiornare grub:

sudo update-grub

riavviare

Nota:
Per sapere a che risoluzione spingersi, utilizzare da dentro grub, il comando vbeinfo o installare hwinfo ed utilizzare il comando

hwinfo --framebuffer

o installare fbset

sudo apt-get install fbset

e lanciare il comando:

sudo fbset -i

per conoscere le risoluzioni disponibili

Categorie:Ubuntu Tag:

Lubuntu: stampante WINDOWS via SAMBA assente

12 Maggio 2014 Commenti chiusi

Per far apparire la stampante WINDOWS condivisa, via samba, nel menu stampanti, assicurarsi di avere installato samba:

sudo apt-get install samba

e i seguenti pacchetti:

libsmbclient
smbclient
python-smbc

riavviare il servizio CUPS:

sudo service cups restart

e via:

stampe

Categorie:Linux, Ubuntu Tag:

Ubuntu 12.10: screensaver off

9 Maggio 2013 Commenti chiusi

Vi sarà sicuramente capitato di disabilitare ogni forma di screensaver/ sospensione sul vostro desktop e trovare dopo 10 minuti, il vostro monitor irrimediabilmente oscurato.

Se da terminale digitiamo:

xset q

troveremo alla voce Screensaver qualcosa del tipo:

Screen Saver:
prefer blanking: yes allow exposures: yes
timeout: 600 cycle: 600

e alla voce DPMS (Energy Star):

DPMS (Energy Star):
Standby: 600 Suspend: 900 Off: 1200
DPMS is Enabled

Come avrete notato le impostazioni via GUI non sortiscono effetto.

Ho risolto il problema in questo modo:

1 – Accedere ad Impostazioni, Liminosità e Blocco

settare come segue

Lum e Blocco

2 – Disabilitare il power daemon in GNOME Settings, o da riga di comando:

gsettings set org.gnome.settings-daemon.plugins.power active false

o via dconf-editor con percorso org.gnome.desktop.screensaver:

dconf-editor

disabilitando la voce idle-activation-enabled

3 – Siccome i parametri della voce screensaver di xset sono modificabili…

xset s off # disattiva lo screensaver
xset 0 0 # azzera il valore di timeout e di cycle

…ma ad ogni riavvio si ripristinano come da originali,
creiamo uno script che metteremo nella nostra home con tali comandi e lo avvieremo in automatico ad ogni accensione.

creiamo il file screensaver_off.sh con questo contenuto:

#!/bin/bash
sleep 10 &&
xset s 0 0
xset s off
exit 0

lo rendiamo eseguibile da terminale:

chmod +x screensaver_off.sh

ora aggiungiamo lo script tra le app che si avviano in automatico,
premiamo ALT+F2 ed usiamo il comando gnome-session-properties

clicchiamo su aggiungi e inseriamo il nostro script con una breve descrizione:

startapp

Chiudiamo tutto e riavviamo.
Apriamo il terminale e digitiamo:

xset q

otterremo:

banco@banco-dt:~$ xset q
Keyboard Control:
auto repeat: on key click percent: 0 LED mask: 00000002
XKB indicators:
00: Caps Lock: off 01: Num Lock: on 02: Scroll Lock: off
03: Compose: off 04: Kana: off 05: Sleep: off
06: Suspend: off 07: Mute: off 08: Misc: off
09: Mail: off 10: Charging: off 11: Shift Lock: off
12: Group 2: off 13: Mouse Keys: off
auto repeat delay: 500 repeat rate: 33
auto repeating keys: 00ffffffdffffbbf
fadfffefffedffff
9fffffffffffffff
fff7ffffffffffff
bell percent: 50 bell pitch: 400 bell duration: 100
Pointer Control:
acceleration: 2/1 threshold: 4
Screen Saver:
prefer blanking: yes allow exposures: yes
timeout: 0 cycle: 0

Colors:
default colormap: 0x20 BlackPixel: 0x0 WhitePixel: 0xffffff
Font Path:
/usr/share/fonts/X11/misc,/usr/share/fonts/X11/Type1,built-ins
DPMS (Energy Star):
Standby: 0 Suspend: 0 Off: 0
DPMS is Enabled
Monitor is On

Ora lo screensaver non romperà più i maroni.

Categorie:Linux, Ubuntu Tag:

Ubuntu 12.04: Wireless e BCM4311

13 Giugno 2012 Commenti chiusi

Una delle cose non funzionanti oltre alla scheda video GeForce GO 7400 (problema risolto con gli ultimi driver proprietari) è la mia scheda di rete WiFi BroadCom BCM4311.

Il problema si è risolto disinstallando il pacchetto remove bcmwl-kernel-source

sudo apt-get remove bcmwl-kernel-source

ed installando i seguenti due: b43-fwcutter e firmware-b43-lpphy-installer

sudo apt-get install b43-fwcutter
sudo apt-get install firmware-b43-lpphy-installer

Ora rimuoviamo i moduli che fanno casino:

sudo modprobe -r b43 ssb

e ricarichiamo solo quello giusto:

sudo modprobe b43

se tutto va bene (ora la scheda wifi dovrebbe funzionare), automatizziamo il tutto.

Apriamo il file dei moduli…

sudo gedit /etc/modules

..ed inseriamo in fondo al file: b43

Commentiamo, nel caso sia presente (non dovrebbe), il “b43” dalla blacklist dei moduli:

sudo gedit /etc/modprobe.d/blacklist.conf

così:
# blacklist b43

Al prossimo riavvio la scheda wireless dovrebbe attivarsi automaticamente.

Categorie:Ubuntu Tag:

Ubuntu 12.04: forzare Unity 3D su GeForce Go 7400

13 Giugno 2012 Commenti chiusi

Installare gli ultimi driver Nvidia disponibili (295.53)

sudo add-apt-repository ppa:upubuntu-com/nvidia
sudo apt-get update
sudo apt-get install nvidia-current

oppure utilizzare il ppa: ubuntu-x-swat/x-updates

Riavviare e verificare che il direct rendering sia attivo:

glxinfo | grep render

l’output del terminale dovrebbe essere:

    utente@bancaldo_laptop:~$ glxinfo | grep render
    direct rendering: Yes
    OpenGL renderer string: GeForce Go 7400/PCI/SSE2
    ...

Ora dobbiamo modificare il file /etc/environment:

sudo gedit /etc/environment

ed inserire alla fine del file questa riga di codice:

    UNITY_FORCE_START=1

Riavviare nuovamente il sistema:
al riavvio dovremmo aver forzato l’utilizzo di Unity 3D per la scheda in oggetto.
(e ovviamente gli effetti desktop attivi)

Categorie:Ubuntu Tag:

Ubuntu 10.04: Compilare Kernel 3.3.7

31 Maggio 2012 Commenti chiusi

La procedura è sempre la stessa.

Apriamo il terminale: portiamoci in /usr/src e prendiamoci i diritti necessari alle prossime operazioni

cd /usr/src/
sudo -s

a questo punto scarichiamo la versione del kernel in oggetto con il comando:

wget http://www.kernel.org/pub/linux/kernel/v3.0/linux-3.3.7.tar.bz2

Adesso dobbiamo scompattare l’archivio:

tar -xvjf linux-3.3.7.tar.bz2

una volta scompattato l’archivio, se necessario, sarà possibilie scaricare le patch.
Dopo averle spostate all’interno della dir del kernel, si possono installare con:

bzcat PATCH.bz2 | patch -p1 --dry-run

Questo comando simula l’installazione della patch.
se non ci saranno errori, provvederemo all’applicazione della patch vera e propria, semplicemente eliminando dal comando precedente il parametro –dry-run:

bzcat NOME_DELLA_PATCH.bz2 | patch -p1

Ora recuperiamo (se esistente) un file di configurazione del vecchio kernel:
Per controllare tra quelli disponibili:

ls /boot/config-*

quindi facciamo una copia di quello vecchio prescelto e lo mettiamo nella dir del kernel scompattato:

cp /boot/config-2.6.32-28-generic linux-3.3.7/.config

Ora, dopo essere usciti dalla dir del kernel, creiamo un link simbolico della stessa:

cd ..
ln -s linux-3.3.7 linux

Entriamo nella dir (link) ed allineiamo le configurazioni rispondendo (sempre come suggerito se non con cognizione di causa assoluta) a tutte le domande inerenti le novità del kernel nuovo:

cd linux
make oldconfig

Ora possiamo anche personalizzare le impostazioni del nuovo kernel:

make menuconfig

Nota: In caso di errore installare il pacchetto libncurses5-dev

Nel caso si volessero informazioni sul proprio hardware disponibile, è possibile generare un report tramite lshw:

lshw -html > myhw.html

Le solite configurazioni raccomandate sono:

«General Setup»:
	scegliere in "Kernel Compression mode" > Gzip
        attivare "Support for paging of anonymous memory (swap)"
        attivare "Support for prefetching swapped memory" 

«Processor type and features»:
	«Processor family» scegliere il processore corretto.
        	attivare "Preemption Model-> Voluntary Kernel Preemption (Desktop)"
	«High Memory Support» scegliere:
		"off" (meno di 1 GB di RAM disponibili)
		"1GB Low Memory Support" (1GB di RAM disponibile)
		"4GB" (più di 1GB di RAM )
        «Timer frequency»: 1000 Hz 

«Block layer -> IO Schedulers»
        solo «CFQ I/O scheduler»

«Kernel hacking»
        deselezionare «Kernel debugging».

«Device Drivers -> Character devices»
        selezionare «Virtual terminal»

Una volta configurato a dovere, salvare ed uscire.
Prima di lanciare la compilazione vera e propria, ripuliamo il sistema da eventuali altre compilazioni precedenti:

make-kpkg --rootcmd fakeroot clean

Se siamo in dotazione di un sistema multiprocessore, decidiamo di utilizzare compilazioni parallele:

export CONCURRENCY_LEVEL=2

Ora lanciamo l’eterna compilazione:

make-kpkg --rootcmd fakeroot --initrd kernel_image kernel_headers modules_image

Dopo aver fatto la spesa e tutte le commissioni possibili, potete tornare al termianale ed installare i nuovi pacchetti del kernel

cd ..
dpkg -i *.deb

Terminata l’installazione dei pacchetti, aggiorniamo l’initramfs:

update-initramfs -c -k 3.3.7

e aggiungiamo la rispettiva voce nel config del GRUB:

gedit /boot/grub/grub.cfg

ci portiamo nella sezione:

### BEGIN /etc/grub.d/10_linux ###
menuentry 'Ubuntu, con Linux 3.3.7' --class ubuntu --class gnu-linux --class gnu --class os {
	recordfail
	insmod ext2
	set root='(hd0,1)'
	search --no-floppy --fs-uuid --set 4e85fa69-f9bd-4c88-ad81-580e5f42f799
	linux	/boot/vmlinuz-3.3.7 root=UUID=4e85fa69-f9bd-4c88-ad81-580e5f42f799 ro   quiet splash nomodeset video=uvesafb:mode_option=1280x800-24,mtrr=3,scroll=ywrap
}

e come ultima stringa aggiungiamo (prima della ‘}’)

	initrd	/boot/initrd.img-3.3.7

salviamo e riavviamo.

A riavvio avvenuto, scegliamo nel grub il nostro fiammante kernel 3.3.7.
Possiamo controllare l’avvenuta installazione del nuovo kernel, anche da terminale, digitando:

uname -r

Alcune spiegazioni sui target del comando di compilazione del kernel:

“–initrd” (utilizzato nel comando di compilazione del kernel) crea un file immagine di una partizione speciale (initial ram disk).
All’avvio del sistema viene caricata nella ram, montata temporaneamente come directory root con tutti i moduli necessari all’avvio del sistema.
Poi verrà sostituita dalla partizione contenente il sistema vero e proprio.
L’immagine initrd è usata nei kernel ufficiali (pieni di chipset, file system ecc..) e anche per caricare il bootsplash.

“kernel_image” compila il kernel e tutti i moduli scelti nella configurazione, e crea un pacchetto .deb.
“kernel_headers” crea il pacchetto .deb con tutti i file includes (.h) necessari in futuro alla compilazione di moduli esterni.
“modules_image” compila i sorgenti dei moduli esterni scaricati a parte e posizionati in /usr/src/modules (es i driver video proprietari).

Categorie:Linux, Ubuntu Tag:

VirtualBox can’t boot from the 32bit ISO because PAE is not enabled by default

14 Aprile 2012 Commenti chiusi

Se ottieni questo messaggio nel tentativo di utilizzare Ubuntu 12.04 su VirtualBox, è perchè la versione di Precise utilizza di default il kernel PAE.
Per far sì che VB non si pianti al boot della iso, andare nelle impostazioni di sistema in Processore ed abilitare “PAE/NX”.
Il tutto partirà senza problemi.

Categorie:Ubuntu, VirtualBox Tag: